COME _SI _PROVA _UNO_ STRUMENTO
3 Agosto 2023
COME SI PROVA UNA CHITARRA
Mi è capitato spesso durante la mia attività di Liutaio e di Informatore Tecnico Scientifico di acustica musicale di imbattermi in
musicisti incapaci di giudicare uno strumento.
Purtroppo pensavo che la cosa fosse circoscritta a pochi, ma la realtà dei fatti invece mi ha confermato che l'incapacità a giudicare la bontà di uno strumento è un fenomeno di vasta scala, tanto che mi ero quasi arreso alla evidenza dei fatti.
Mi ero arreso fino a quando mi sono imbattuto nell'articolo del Maestro Angelo Gilardino sul N° 113 di Seicorde mese di Ottobre – Dicembre 2012
che finalmente dall'alto della sua autorità scrive un bellissimo articolo a pag 16 dal titolo “ COME SI PROVA UNA CHITARRA ”.
Finalmente qualcuno emerge da questa massa ingenerosa e arrogante e con un bagno di umiltà profonda e sincera racconta la verità su questo scabroso argomento.
Ovviamente in questa sede per ovvi motivi di copyrigt non è possibile riportare l'intero articolo, che consta di ben sei pagine, ma si riportano due punti salienti che fanno capire con quanta professionalità e soprattutto con quanta verità senza mezzi termini viene trattato questo annoso problema.
Prima di affrontare questo scottante problema, facciamo vera Cultura Storica partendo dalla " Morte della Chitarra Italiana " a vantaggio della " Chitarra Spagnola ", argomento questo citato anche nell' articolo del M° Angelo Gilardino ma non documentato .
Era il 28 Dicembre 1926 quando Segovia e la " Sconosciuta Chitarra Spagnola " fanno la loro comparsa al Conservatorio di Milano.
E' proprio da questo Concerto, come si può vedere nel dettaglio dell' articolo del Corriere della Sera, che la " Chitarra Spagnola " usata da Segovia, diventa
" La Chitarra "
massacrando tutta la Liuteria sia Italiana che Europea ( si legga anche l'articolo di Angelo Gilardino ) .
Purtroppo nessuno ha mai spiegato ai " Chitarristi ", sia dell'epoca ma anche a quelli di oggi 2023, che in quel Concerto non fu la " Chitarra Spagnola " ad impressionare con la sua voce coloro che assistettero al concerto, ma la " Nuova Tecnica Chitarristica " usata da Segovia per produrre forti sonorità da quello strumento.
Qualche " Maestro di Chitarra " che sta leggendo questo mio articolo probabilmente starà storcendo il naso e starà pensando :
" come si permette un modesto Liutaio a fare queste affermazioni ? " .
Ebbene ! . . . Caro Maestro che stai pensando questo, si da il caso che il " modesto Liutaio " che sta scrivendo, è un Ingegnere Laureato presso la facoltà di Ingegneria dell' Università degli Studi di Napoli nel lontano 1985, quando non esistevano ancora le Università Telematiche, ed è da più di 30 anni che lavora nel campo della " Fisica Acustica Applicata agli Strumenti Musicali " .
Ma senza voler fare nessuna polemica con nessuno, consiglio a chi ancora avesse dei dubbi a riguardo, di fare una prova comparativa con la tipologia di chitarra usata da Segovia e con chitarre Italiane della stessa epoca, ovviamente utilizzando il " Tocco Moderno " , così si scoprirà anche che la famosissima chitarra di Antonio De Torres " La Leona " , oggi risulterebbe enormemente " ridimensionata " .
Comunque buona prova e buona verifica delle mie affermazioni .
SILENZIO-_ATTENZIONE_ED _UMILTA'__QUANDO SI _PROVA _UNO _STRUMENTO
LE _MODE _SOTTRAGGONO_ LA _CAPACITA'_ CRITICA _E _RENDONO _SCHIAVI_ I _MUSICISTI
QUANDO_ " L' ARTISTA _LIUTAIO " _PERDE LA PAZIENZA
( da notare che l' articolo di Angelo Girardino sarà pubblicato ben 8 mesi dopo questa mail )
Penso che ora, guardando questa mail datata 29 Aprile 2012 e indirizzata ad una bravissima persona che stava acquistando una mia chitarra, si possa capire meglio lo stato d'animo di un Liutaio Professionista che dopo 200 ore di lavoro (circa TRE mesi) si imbatte in un “ tritatutto ” che distrugge in pochi minuti ore e ore di sapiente ed amorevole lavoro.
----Messaggiooriginale----
Da:info@larchit.com
Data: 29-apr-201214.52
A:<privacy>
Ogg: prova chitarra
Spett.Le (privacy)
ho riflettuto molto sulla giornata di ieri e sul modo con cui il Maestro (privacy) ha condotto la prova dello strumento (a mio avviso è stata solo una esibizione del suo repertorio e non può definirsi una prova delle peculiarità acustiche dello strumento) . Tenuta delle note, sustain, equilibrio cromatico sull'intera tastiera, valorizzazione dei bassi, armonici, ecc.ecc. non c'è stata una sola esplorazione di queste caratteristiche (forse non le conosce neppure lui) che sono di vitale importanza per giudicare la bontà di uno strumento, per cui ho deciso di non darLe più lo strumento ecc. ecc.